Ci sono alcune esperienze che ciascuno di noi dovrebbe fare almeno una volta nella vita ed una di queste è il cammino di Santiago. Attualmente questa strada che ogni anno migliaia di turisti percorrono è considerata tra le vie di peregrinazione più importanti di sempre.
Storia del cammino di Santiago
Il periodo che diede inizio alla fama di questo cammino è il Medioevo ed in particolare è tra l’XI ed il XIII secolo che l’importanza di questa via di peregrinazione crebbe notevolmente. La rotta iniziò ad essere percorsa a partire dal IX secolo, dopo che Palayo – un semplice eremita – ricevette da una stella apparsa su un campo le indicazioni per giungere al luogo dove si trovavano le reliquie di San Giacomo.
Da questa storia si può anche comprendere come mai si chiami cammino di Santiago de Compostela: Santiago deriva dalla contrattura di San Giacomo, mentre de Compostela deriva da campus stellae e richiama la stella cui si faceva riferimento in precedenza.
Quando dura e quanto costa?
Tutti prima di intraprendere questo viaggio si chiedono quanto dura il cammino di Santiago. La risposta è dipende, perché la durata varia a seconda della modalità con cui si intende giungere a destinazione.
La maggior parte dei pellegrini sceglie di vivere l’esperienza a piedi, seguendo la tratta più famosa – quella che va dai Pirenei alla Galizia – che ha una lunghezza di circa 800 km. Per percorrere tutta la strada si impiega in media un mese, ma ovviamente ci si può mettere più o meno tempo a seconda delle proprie condizioni fisiche e delle tappe intermedie che si decideranno di fare.
E’ possibile anche fare il cammino in bici, oppure con altri mezzi di trasporto. In questo caso i tempi di percorrenza si riducono, anche se alcuni ritengono che l’esperienza non sia paragonabile alla tratta percorsa completamente a piedi.
Per quanto riguarda il costo, anche in questo caso ciò che si può fare è una stima della spesa media. Solitamente per un mese di cammino di spende una cifra compresa nel range 650-900 euro per mangiare, fermarsi a dormire negli ostelli e nei rifugi che si trovano lungo la via e per le altre attività che si possono fare durante il percorso. Come per la durata complessiva, anche per la spesa totale c’è una certa variabilità da persona a persona. Dipende soprattutto da quante attività si desidera fare lungo il percorso ed anche dai lussi che si è pronti a dimenticare.
Cosa portare con sé?
Prima di partire è importante preparare con cura ciò che si dovrà portare con sé. E’ consigliabile evitare di portare pesi inutili, perché la strada da percorrere è molta e sarebbe un peccato doversi affaticare per portare oggetti ed indumenti di cui non si ha bisogno.
Partiamo con lo zaino (utile anche il copri zaino!), che dovrebbe essere capiente e con delle cinghie regolabili. Fondamentale assicurarsi che sia comodo da tenere in spalla e che posso davvero essere un compagno di viaggio. Attenzione anche alle scarpe: quelle consigliate dagli esporti sono le scarpe da trekking in goretex, da preferire alla gomma perché il rischio di formazione di vesciche è ridotto.
Non bisogna dimenticare di portare con sé un sacco a pelo, da utilizzare al momento del bisogno quando non si dormirà in un rifugio lungo la strada. Anche se si fa il cammino nella stagione estiva, non va sottovalutata la temperatura durante la notte, che potrebbe scendere anche in piena estate. Preferite un sacco a pelo da mezza stagione.
Da non dimenticare di portare una buona cerata impermeabile , da utilizzare in caso di pioggia.
L’abbigliamento consigliato
Per quanto riguarda l’abbigliamento, il consiglio che viene dato solitamente è di portare con sé il meno possibile. Ogni capo in più è un peso da portare sulle spalle per centinaia di chilometri. Meglio dunque ridurre al minimo indispensabile il proprio bagaglio, senza dimenticare però di portare una felpa.
Nello zaino andranno messi anche tutti i prodotti per la cura della persona, dallo spazzolino e dentifricio fino alla crema per il trattamento delle vesciche. Cerotti e medicinali non devono mancare, su questi è meglio non lesinare.