L’ipocondriaco è una persona che soffre di ipocondria. Con questo termine si intende quella condizione nella quale il paziente ritiene di essere affetto da una malattia grave, pur avendo ricevuto le dovute rassicurazioni mediche ed aver ottenuto dei risultati negativi agli esami diagnostici.
Il paziente che soffre di ipocondria tende ad interpretare alcuni segni del suo corpo da un punto di vista negativo e li ritiene elementi che portano ad una diagnosi di malattia dai risvolti negativi. Spesso il paziente che soffre di questa condizione medica cerca informazioni in rete e si concentra su quelle che possono confermare il suo sospetto, ignorando le informazioni che escluderebbero la diagnosi e convincendosi ancora di più di essere malati.
Sei ipocondriaco? Ecco i sintomi che dovresti avere
Vediamo quali sono i sintomi dell’ipocondria, avvertiti dai pazienti che soffrono di questo disturbo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il paziente ipocondriaco può avere non solo una sintomatologia psicologica, ma anche una sintomatologia fisica.
Dal punto di vista psicologico, il paziente ha una alterata immagine di sé, in particolare crede di essere una persona fragile, che si ammala facilmente e che per questo ha maggiori probabilità di aver contratto una malattia grave. Non c’è una malattia specifica che tutti i pazienti dichiarano di avere, ma ciascuno di essi ha timori diversi.
Il paziente avrà inoltre un alterato controllo delle emozioni, il che potrebbe portarlo a perdere il controllo emotivo in alcune situazioni cariche dal punto di vista emozionale. Molti pazienti che soffrono di questo disturbo dichiarano di avere difficoltà nella gestione della loro componente emotiva.
Il paziente può avere però anche dei sintomi somatici. Ad esempio, è possibile che si avverta malessere generale, cefalea, sintomatologia dei disturbi gastrointestinali, ma anche dolori generalizzati. Come si può comprendere, si tratta di una sintomatologia aspecifica.
Cause dell’ipocondria
Per le cause dell’ipocondria, c’è da dire che non sono state individuate delle cause specifiche. Si tratta di un disturbo multifattoriale, nella genesi del quale svolge un ruolo importante la predisposizione genetica. Ci sono persone che hanno una maggiore probabilità di sviluppare questo disturbo, ma non sono stati individuati dei geni specifici associati a questa malattia e che si possono definire causali della stessa.
L’ansia di malattia vede come fattore predisponente anche le relazioni emotive nell’infanzia. Genitori iperprotettivi, ad esempio, o eccessivamente preoccupati per lo stato di salute dei loro figli potrebbero essere la causa – almeno in parte – dell’ipocondria dei loro figli.
Terapia per ipocondriaco
Chi soffre di questo disturbo è alla ricerca di una terapia per l’ipocondria, che possa aiutare a migliorare la qualità della loro vita. Il paziente ipocondriaco può trarre giovamento dalla psicoterapia, in particolare dalla terapia cognitivo – comportamentale, che è la branca della psicoterapia che ha dimostrato di avere la migliore efficacia per migliorare lo stato di salute di questi pazienti.
Al paziente può anche essere proposta una terapia farmacologica. Questa si basa essenzialmente sull’assunzione di farmaci antidepressivi, in particolare la categoria farmacologica degli SSRI. Come seconda linea si possono utilizzare anche i triciclici.
Il primo approccio resta comunque quello non farmacologico. In caso di mancata efficacia di questo o nel caso in cui i risultati raggiunti non siano quelli sperati, si può pensare di iniziare con l’assunzione di molecole farmacologiche. Sia la terapia cognitivo – comportamentale che quella farmacologica devono essere seguite da professionisti del settore.
L’ipocondria è un problema che merita di essere trattato con cura e che non deve essere sottovalutato.