Negli ultimi anni abbiamo potuto assistere ai grandi successi dei vini biologici italiani, anche a livello internazionale. Si deve anche considerare che produrre un vino da uve coltivate con metodi biologici testimonia una grande attenzione da parte della cantina. Sono spesso infatti i produttori più attenti quelli che si convertono al biologico, testimoniando così il loro grande rispetto per le vigne, per l’uva e anche per il territorio di cui si prendono cura.
Cosa vuol dire vino biologico
In effetti parlare di vino biologico è leggermente scorretto, dovremmo riferirci invece alle vigne biologiche. Questo perché con il concetto di “bio” si intende una coltivazione che esclude l’utilizzo di alcuni prodotti utilizzati in agricoltura e limita fortemente quello di altri. Esistono a tal proposito dei veri e propri elenchi di quali sostanze sono ammesse e di quali invece sono totalmente vietate o ampiamente controllate.
Creare un vigneto bio
Per fare in modo che una vigna ottenga la certificazione biologica è necessario evitare l’uso di alcune sostanze chimiche. Per una cantina che ha a cuore il risultato del suo lavoro, quindi il vino prodotto, è necessario però anche trovare il modo migliore di coltivare l’uva, nel rispetto dell’ambiente ma al contempo mantenendo elevata la qualità del raccolto e, possibilmente, anche una certa quantità. Stiamo quindi parlando di un processo, per il quale possono essere necessari anche vari anni di lavoro costante e intenso.
I vantaggi di un vigneto bio
All’atto pratico il principale vantaggio che la cantina ottiene dal coltivare le vigne con i metodi dell’agricoltura biologica è esclusivamente quello di rispettare l’ambiente. Sono infatti più gli svantaggi che i vantaggi, visto che purtroppo sono molti i parassiti che insidiano le viti, e questo è anche il motivo per cui si tratta di alcune delle piante che necessitano di maggiori cure agronomiche. Evitare l’uso di alcune sostanze, ritenute pericolose per la salute, porta alla necessità di trovare modi alternativi per proteggere le vigne da insetti e parassiti fungini, che potrebbero anche distruggere completamente il raccolto. Il tutto cercando di mantenere alta la qualità dell’uva ottenuta.
L’apprezzamento da parte dei consumatori
Al contempo però sono sempre di più coloro che amano verificare le etichette dei vini, controllare i metodi di coltivazione delle uve, avere a disposizione solo i prodotti dell’eccellenza agronomica italiana. Forse anche per questo motivo sono sempre di più i produttori di vino che scelgono l’agricoltura biologica; quindi per rispettare l’ambiente, ma anche per rispettare i desideri dei consumatori.
Il biologico in Italia
Sono numerose le cantine che oggi in Italia producono seguendo i principi del biologico. Spesso si tratta di cantine che propongono solo alcune linee di produzione che usano uve da agricoltura biologica. Lo stesso non vale, per esempio, per le cantine Ferrari di Trento, che hanno impiegato circa 20 anni di duro lavoro per ottenere la certificazione biologica su tutte le vigne di proprietà da cui ottengono l’uva che viene poi impiegata per la produzione di vino, nello specifico bollicine ottenute tramite l’antico metodo classico. Uve completamente biologiche per ottenere alcuni tra i migliori vini d’Italia.