Nel corso di un trasloco purtroppo si possono creare dei comportamenti che portano a produrre una grande quantità di inquinamento. Da un lato siamo costretti a fare più viaggi per trasportare mobili e oggetti vari, portando a introdurre nell’ambiente inquinanti di vario genere. Per inscatolare tutto ciò che abbiamo dovremo utilizzare materiale da imballaggio, che in genere viene poi smaltito dall’azienda di traslochi, senza controllo da parte nostra. Per evitare che si verifichino questi comportamenti poco etici, conviene fare attenzione ad alcune delle attività che siamo costretti a svolgere nel momento in cui decidiamo di traslocare.
Inquinare di meno con i mezzi di trasporto
Molti credono che il trasloco fai da te sia la soluzione migliore per inquinare meno. Si crede infatti che l’utilizzo di un furgone, di un camion o di un qualsiasi altro mezzo di trasporto pesante sia sempre più inquinante rispetto alla vettura di proprietà. Preferiscono quindi fare mille viaggi verso la nuova casa, stipando il portabagagli dell’automobile con oggetti, mobili, accessori e così via. In realtà il minore inquinamento si ottiene sfruttando un unico mezzo, che farà un singolo viaggio per trasportare tutto ciò che possediamo. Sono anche presenti oggi delle aziende di traslochi in grado di offrire ai propri clienti mezzi scarsamente inquinanti, come ad esempio furgoni ibridi o elettrici, o anche vetture a metano o GPL, la cui produzione di inquinanti è di molto inferiore rispetto a quella di un’automobile a benzina, o addirittura diesel.
Evitare gli imballi
Un’altra importante voce di inquinamento quando si trasloca riguarda gli imballi. Per inscatolare tutto ciò che si possiede si utilizzano robuste scatole di cartone, fogli di sottile carta protettiva, pluriball e plastica di vario tipo. Per quanto possibile cerchiamo di evitare la plastica: spesso questi materiali sono riciclabili, ma la produzione e il riciclo necessita di un grande impegno di energia. Meglio sempre prediligere gli imballi in carta, che derivi ovviamente dal riciclo. Con la carta riciclata si fanno scatole, imballi resistenti, prodotti anti urto. Sono disponibili in commercio anche prodotti da imballo derivati dagli scarti del mais e delle coltivazioni, da utilizzare al posto delle “patatine” in polistirolo. Possiamo anche ridurre il consumo di materiale da imballo utilizzando prodotti riciclati da noi stessi. Per le scatole possiamo rivolgerci ai negozi vicino casa, che spesso si trovano a gettare ogni giorno decine di scatole di varie dimensioni. Per gli imballi possiamo sfruttare calzini, federe e lenzuola: una bella lavata dopo il trasloco e tutto tornerà pulito e tranquillamente riutilizzabile.
Non spostiamo ciò che non ci serve
Spesso quando si trasloca si tende a trasportare nella nuova casa qualsiasi cosa si possieda. All’arrivo al nuovo domicilio ci si trova a spacchettare anche oggetti che andavano gettati o che non utilizzavamo da anni. Sarebbe invece opportuno svolgere questa operazione prima di spostarsi. Eliminiamo quindi tutto ciò che non ci serve, che non ci piace più, che è rotto o danneggiato, che non abbiamo mai utilizzato per diversi anni. Qualsiasi oggetto può essere venduto al mercatino dell’usato, regalato ad amici o parenti, o anche gettato. Ovviamente gettiamo ogni singolo pezzo nel modo corretto: qualsiasi apparecchiatura elettrica dovrà essere conferita direttamente all’isola ecologica per il giusto smaltimento. Evitiamo quindi di buttare tutto nell’indifferenziato.
Chiedere alla ditta di traslochi
Prima di decidere di affidare il lavoro ad una ditta di traslochi è opportuno verificare che siano in grado di fornirci un servizio eco-friendly. Quindi chiediamo se possiedono dei mezzi alimentati con carburanti rispettosi dell’ambiente. Controlliamo che svolgano la corretta raccolta differenziata di tutti i prodotti di scarto. Alcune ditte offrono proprio un servizio dedicato a chi desidera traslocare senza inquinare in modo eccessivo.