La processionaria sembrerebbe un simpatico millepiedi peloso. Ma l’apparenza inganna. Si tratta infatti di un bruco molto pericoloso, soprattutto per cani e bambini.
In questa stagione, con l’arrivo del primo caldo, si può incontrare un insetto che rappresenta un pericolo mortale per i cani, la processionaria. Si tratta di un bruco peloso che si sposta in fila con altri esemplari, da qui il nome di processionaria, il cui nome scientifico è Thaumatopoea. E’ un insetto dell’ordine dei lepidotteri di cui il bruco è solo lo stadio larvale. In età adulta è una farfalla di colore grigio, con corpo tozzo e peloso. In questo periodo dell’anno – metà marzo – le processionarie sono allo stato larvale, cioè si presentano come li vediamo: bruchi.
Perchè la processionaria è pericolosa?
Come ogni creatura, anche la processionaria ha un’arma di difesa, i suoi peli urticanti. Questi migliaia di microscopici peli uncinati e urticanti se entrano in contatto con pelle e mucose, causano rilascio di istamina, la sostanza che viene rilasciata quando si hanno reazioni allergiche.
Per chi è perciolosa la processionaria?
La processionaria è molto pericolosa per gli animali domestici come cani e gatti, che possono rischiare anche la vita. Non è letale per l’uomo, al quale può provocare grandi fastidi, soprattutto nei bambini.
Processionaria cane
Tra cani e gatti, i soggetti che hanno più probabilità di entrare in contatto con la processionaria sono sicuramente i cani. Questi, incuriositi dal bruco, si avvicinano col naso per odorarli o per giocarci ed entrano in contatto con i peli urticanti. Qual’è il rischio? Dipende dalla quantità di peli che entra in contatto col cane e dalla zona che riceve lo strofinamento. Alcuni cani riportano lesioni gravissime, altri arrivano perfino a perdere la vita.
Il rischio maggiore è quando i cani mettono in bocca, io peggio, ingoiano la processionaria. A molti cani è stata asportata parte della lingua, ma se il bruco viene deglutito il problema può essere molto grave, arrivando anche a causarne il decesso. I tessuti del cane che entrano in contatto con i peli della processionaria vengono distrutti, innescando pericolosi processi di necrosi.
Processionarie cani: I sintomi
Il primo sintomo da contatto con i peli urticanti della processionaria è la salivazione intensa e improvvisa con infiammazione in bocca. Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica.
Cosa fare se il cane entra in contatto con una processionaria
Se il contatto avviene solo con il naso o la lingua del cane, si deve immediatamente procedere – indossando dei guanti in lattice – a lavare e risciacquare la zona interessata con acqua e bicarbonato, per poi contattare il veterinario per una visita d’urgenza.
Cosa fare se un umano adulto entra in cotnatto con una procesionaria
Il contatto dei peli del bruco provoca nell’uomo degli eritemi che possono essere facilmente curati dal medico di famiglia. Se è un adulto ad essere entrato in contatto con una processionaria, quello che dobbiamo fare è lavare immediatamente la parte del corpo che è entrata in contatto.
Cosa fare se un bambino entra in contatto con una processionaria
Se invece è un bambino, meglio recarsi al pronto soccorso. Dal punto di vista cutaneo, se compare solo un po’ di rossore sulla pelle, basta applicare una crema emolliente con effetto antinfiammatorio e tagliare le unghie per evitare che, grattandosi, il bambino si faccia delle ferite e si infetti. In caso di reazione più importante o di peggioramento, saranno i medici del pronto soccorso a suggerire la cura adatta.
Come evitare la processionaria?
Con i cani c’è poco da fare, possiamo però insegnare ai bambini a riconoscerla, affinché la possano evitare. Meglio controllare bene la zona, prima di farli giocare. Lo stesso, prima di portare a passeggio il cane.
Dove è possibile incontrare la processionaria
Durante gite in campagna, tra i boschi, e pinete. Il maggiore rischio si riscontra a nord, dato che la processionaria non ama i climi umidi ma predilige quelli caldi. Questo è il motivo per cui infesta pinete e boschi di quercia durante la primavera. Non disdegnano neppure faggi, castagni e betulle.