Nel precedente articolo abbiamo visto che cos’è l’agricoltura sinergica e come è nata questa tecnica di agricoltura naturale, chiamata anche l’agricoltura “del non fare”. L’orto sinergico fai-da-te, per una serie di motivi è diventato una vera e propria moda in materia di orti urbani. In questo articolo vediamo come realizzare un orto sinergico.
Quale terreno per iniziare l’orto sinergico
Se hai un terreno incolto, allora non ti devi affatto preoccupare, in quanto potresti essere avvantaggiato qualora volessi iniziare a coltivare con la tecnica dell’agricoltura sinergica. Per ottenere una buona biodiversità, il terreno dovrebbe essere infatti incolto e mai sfalciato da almeno tre o quattro anni e quindi ricco di erbe spontanee.
Se invece hai un orto precedentemente coltivato in maniera tradizionale, quindi con fertilizzanti e erbicidi, il primo passo da fare è rigenerare il terreno, e su questo l’orto sinergico impone pazienza, anche tre anni per avere un terreno pulito, vivo e sano. Prima di procedere alla coltivazione di piante commestibili, occorre compiere una o più coltivazioni di piante, come senape, cicoria, trifoglio, che metabolizzeranno i residui tossici contenuti dal terreno e, disgregandosi, forniranno un apporto di sostanza organica al terreno accelerandone così l’evoluzione. Quando giungeranno al termine del loro ciclo, le piante coltivate devono essere falciate e lasciate sul terreno.
Se non sono già presenti alberi e arbusti attorno all’orto, è opportuno realizzare una siepe tagliavento con specie autoctone adatte al clima e al terreno della zona.
Apprendi la filosofia dell’orto sinergico
Qualsiasi sia lo stato attuale del tuo orto, la prima cosa che devi tenere a mente è il principio sul quale si basa questa tecnica di agricoltura. Le piante nutrono il terreno, e il terreno nutre le piante. Non si tratta solo di un’armonia tra apparenti opposti, ma di una vera e propria scienza che studia il complesso rapporto tra i microrganismi che vivono nel terreno, i minerali, l’ossigeno, l’acqua, e come questo insieme possa far prosperare piante da orto in modo pari a quello delle più sofisticate tecniche agronomiche chimiche.
E se ti preoccupano le malattie e gli insetti, sappi che un orto sinergico ben tenuto e avviato è sano, e raramente le piante si ammalano o sono preda di insetti, che comunque non sono distruttivi come nelle monocolture. E per le erbacce? Le erbacce si contrastano con altre “erbacce” e con la pacciamatura.
La seconda cosa, se arrivi dall’orto classico è dimenticarsi l’aratro. Già da molti anni i giardinieri e i biologi hanno compreso quanto sia importante lo strato superficiale del terreno, carico di humus e ricco microrganismi. Rivoltarlo e interrarlo è la cosa più distruttiva che si possa fare.
Nell’orto sinergico la paglia riveste un ruolo fondamentale. Questa contiene cellulosa e si degrada lentamente. Deve essere lasciata a decomporsi direttamente sul terreno, così da creare una sorta di compost di superficie, nel quale i microrganismi demoliscono i resti, e l’acqua piovana li integra nel terreno. Inoltre la paglia provvede anche a una pacciamatura tale che non crescano le erbacce ed è un efficace metodo dissuasorio per gli uccelli.
Come fare l’orto sinergico
1. Quando iniziare?
L’orto sinergico può essere realizzato in ogni periodo dell’anno ma la primavera e l’autunno sono preferibili.
2. Preparazione del terreno e predisposizione dei bancali
La prima operazione per la creazione di un orto sinergico è la realizzazione di bancali. I bancali sono delle aiuole rialzate a forma rettangolare, dove verranno coltivate le piantine in file lineari. I bancali aiutano ad aerare il suolo compattato. I bancali dovrannoa avere una larghezza tale da consentire di arrivare al loro centro senza rischiare di calpestare il terreno del bancale. Mai calpestare il suolo del bancale. E’ indispensabile non compattarlo.
Ai lati del bancale realizzate delle passerelle/sentieri, sui quali potrete muovervi per lavorare sul bancale. La larghezza consigliata dei bancali è di 90-120 cm, per la lunghezza di 25 metri e altezza tra i 10 e i 40 cm. La larghezza consigliata dei passaggi tra un bancale e l’altro è di 50-60 cm, in modo da poter passare con una carriola.Il bancale si prepara con il terreno del posto e, nel caso in cui questo sia povero di sostanza organica, si può aggiungere compost o letame decomposto nello strato superficiale, compensando così la perdita di fertilità dovuta alla lavorazione.
3. Predisponi l’impianto di irrigazione
Nell’orto sinergico il metodo migliore di irrigazione è il sistema goccia a goccia. Il sistema goccia a goccia consente di risparmiare acqua ed evitare i problemi conseguenti alla bagnatura della parte aerea delle piante. Fissate al suolo i tubi di polietilene, sotto lo strato di pacciamatura e sulla sommità del bancale. Nei tubi si fanno buchi ogni 20-30 cm e si inseriscono i gocciolatori.
4. Preparati alla pacciamatura
La pacciamatura costituisce uno degli elementi fondamentali dell’orto sinergico. Si tratta di un sostituto del manto di foglie ed erbe che copre i terreni allo stato naturale.
LEGGI COME FARE PACCIAMATURA
5. Predisponi i tutori per le piante
Nell’orto sinergico è previsto l’uso di tutori permanenti per le piante. Potete installarli una volta terminato di preparare i bancali e l’irrigazione. Questi forniranno le superfici di supporto per le specie rampicanti, una guida per i pomodori, un sostegno per le piante con molto fogliame, facendo così entrare aria e luce tra le piante, e per contenere le specie ad elevato sviluppo in altezza. I tutori dovranno essere scelti e installati in relazione a quelle che saranno le vostre colture. Tipicamente si utilizzano i tondini da edilizia da 10 o 12 mm.
6. Come gestire semine e trapianti
Dovrai programmare bene a tavolino semine e trapianti al fine di assicurare una copertura costante dei bancali in ogni periodo dell’anno con piante per l’alimentazione, aromatiche, ornamentali e officinali. Questo, per non correre il pericolo di infezioni e infestazioni come nelle monocolture.
La migliore sinergia si ottiene con le piante di almeno tre famiglie differenti, tra cui le leguminose, che hanno la capacità di fissare l’ azoto e liliacea, che tengono lontani i batteri e i nematodi.
Come organizzare le piante nel bancale
- Le piante aromatiche si possono collocare alle estremità dei bancali mentre le piante ornamentali con fiori si possono mettere ovunque;
- Carote, insalate, radicchi, cicorie, bietole vanno collocate lungo le sponde dei bancali;
- leguminose, pomodori, basilico, zucchine, zucche, melanzane vanno collocate
preferibilmente nella parte piana dei bancali; - Le patate possono essere messe ovunque.
Le consociazioni
La consociazione è utile per occupare meglio lo spazio, per rendere il terreno più produttivo, per limitare l’invasione di erbe spontanee e per sfruttare al meglio l’effetto protettivo nei confronti di malattie e insetti. Si possono consociare specie a ciclo breve e specie a ciclo lungo. Se vuoi approfondire, leggi anche come fare le consociazioni degli ortaggi.
7. Come attirare gli animali utili all’orto
Per il controllo degli animali molesti per le colture, si attuano strategie di controllo naturale tra cui quelle di creazione e conservazione di condizioni ambientali favorevoli per le specie animali che effettuano un controllo naturale delle cosiddette specie dannose. Gli animali amici dell’orto sono il riccio, il pipistrello, uccelli insettivore alcune specie di rospo.
COME ATTIRARE INSETTI ORTO