Si chiama “etichettatura energetica comunitaria” e ha lo scopo di informare gli utenti sul consumo di energia degli elettrodomestici e quindi promuovere al momento dell’acquisto i modelli con consumi più contenuti ed elevate prestazioni. Questa etichetta riporta la classe energetica. Più è alta e più l’elettrodomestico è efficiente.
Ridurre i consumi di energia elettrica senza per altro fare grandi sacrifici o rinunciare al comfort, è possibile. Basta un po’ di attenzione, programmazione, piccoli accorgimenti e buona volontà. Le possibilità di risparmio sono tante e spesso sotto gli occhi di tutti. Limitare i consumi irrazionali ed eliminare gli sprechi di energia significa non solo ridurre le bollette ma anche contribuire ad un ambiente più pulito.
Classe energetica elettrodomestici: A cosa serve l’etichetta?
L’etichetta è uniforme per tutti gli apparecchi della stessa categoria e permette agli utenti di confrontare facilmente le caratteristiche degli specifici apparecchi. Mettendo a confronto il consumo energetico, il consumo di acqua, la capacità e le eventuali prestazioni funzionali, è possibile acquistare l’elettrodomestico più efficiente ed ecologico.
L’etichetta deve essere sempre visibile
L’etichetta deve essere posta dal negoziante, ben visibile, davanti o sopra a tutti gli apparecchi esposti per la vendita. Se non doveste trovare l’etichetta, chiedete al venditore di mostrarvela.
Le classi energetiche
Nel 1998 esordisce l’etichettatura con le classi energetiche, obbligatoria sui frigoriferi e congelatori. In questa prima fase, le classi energetiche erano G, F, E, D, C, B e A.
Da qui al 2003 si saggiungono anche lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici, lavasciugatrice, lampade ad uso domestico e forni elettrici e si aggiugnono due nuove classi di efficienza energetica (A+ e A++) per rispondere ad una crescente domanda da parte dei consumatori di prodotti sempre più eco-efficienti.
Nel 2010 la direttiva 2010/30/UE ha esteso la possibilità di applicare l’etichetta a tutti i “prodotti connessi all’energia”, che durante il loro utilizzo consumano energia. L’etichetta prevede una nuova classe di efficienza energetica per tutti i prodotti: A+++. Le classi diventano quindi: G, F, E, D, C, B, A, A+, A++ e A+++.
Si aggiunge inoltre l’obbligo di riportare il prezzo di vendita e le caratteristiche tecniche del modello. A partire dal settembre 2010 sono state quindi riviste le etichette per i grandi elettrodomestici, i condizionatori d’aria, le sorgenti luminose e i televisori.
Le classi energetiche “classe AA” e “classe AAA” sono state utilizzate temporaneamente e oggi non compaiono più sulla direttiva europea 2010/30/UE.
I requisiti minimi di efficienza energetica
Per alcune apparecchiature, sono stati introdotti dei requisiti minimi di efficienza energetica per poter essere venduti. Non troverete più in commercio apparecchi con classe energetica G o classe energetica F.
- La classe di efficienza energetica A+ è il minimo per i frigoriferi e i congelatori, dal 1 luglio 2012;
- La classe di efficienza energetica A è il minimo per le lavatrici, dal 1 dicembre 2011;
- La classe di efficienza di lavaggio A è il minimo per apparecchi con capacità di carico superiore a 3kg;
- La classe di efficienza energetica e di efficienza di lavaggio A è il minimo per le lavastoviglie di dimensioni standard, dal 1 dicembre 2011;
Cosa cambia tra A, A+, A++ e A+++
Come riportato dall’opuscolo dell’ENEA (agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), più + ci sono e migliore è l’efficienza dell’elettrodomstico. Nello specifico:
- Per frigoriferi e congelatori: i modelli in classe A+++ sono il 60% più efficienti dei modelli in classe A;
- Per le lavatrici: i modelli in classe A+++ sono il 32% più efficienti dei modelli in classe A;
- Per le lavastoviglie: i modelli in classe A+++ sono il 30% più efficienti dei modelli in classe A;
I migliori frigoriferi in classe A+++
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Le migliori lavatrici in classe A+++
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Le migliori lavastoviglie in classe A+++
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