L’attenzione all’ambiente è un valore sempre più diffuso e sentito, è inevitabile quindi che i migliori brand, in tutti i settori, cerchino di differenziare la propria produzione, sperimentando materiali alternativi ed ecosostenibili, pur mantenendo inalteratati il livello di qualità e di design.
Uno dei settori più interessati alla rivoluzione green è sicuramente quello dell’arredamento: non più materiali sintetici, colle e vernici tossiche per i mobili con cui siamo a contatto quotidianamente in casa o in ufficio ma legno naturale, plastica riciclata, metallo, vetro e anche cartone.
E soprattutto le sedie sono l’elemento di arredamento più versatile e adatto ad essere ripensato in versione ecologica. Da dove cominciare quindi a cercare delle sedute davvero ecosostenibili e allo stesso tempo ergonomiche, confortevoli e belle da vedere?
Knoll è un’azienda che opera da più di un secolo nel settore del design d’arredo per la casa e per l’ufficio. Alcuni dei suoi pezzi cult, come la poltrona Wassily , la serie Barcelona e la collezione Tulip, sono persino esposti in alcuni musei di rilevanza internazionale.
Nel 2006 Knoll è stata la prima industria di arredamento ad entrare nel Chicago Climate Exchange, un sistema di riduzione e compensazione volontaria delle emissioni di anidride carbonica. Dal 2007 Knoll ha scelto di utilizzare esclusivamente legno sostenibile, nell’ottica di proteggere le foreste dal taglio selvaggio.
Nel 2011 Knoll è stata insignita del National Design Award for Corporate and Institutional Achievement, premio che riconosce il ruolo dell’azienda nella storia del design americano e anche il suo impegno nella promozione di un buon livello di qualità della vita.
Humanscale è un’azienda newyorkese fondata negli anni ’80, nota in tutto il mondo per la sua rivoluzionaria poltrona per ufficio Freedom, altamente ergonomica, dotata di un particolare sistema di regolazione e vincitrice di numerosi premi per il design.
L’azienda è da sempre impegnata a ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti, prediligendo materie prime riciclate e riciclabili. In particolare modo preferisce l’uso di alluminio riciclato (e a sua volta infinitamente riciclabile) alla plastica.
Ha inoltre progettato sedute composte da meno parti, per ridurre i processi di lavorazione e molto più leggere per impiegare meno materia prima.
L’azienda Herman Miller si è ispirata alla struttura dei ponti sospesi che offre elevate prestazioni utilizzando meno materiali per produrre la sua particolare seduta Sayl, definita eco-dematerializzata perchè ottenuta dalla lavorazione di una quantità di materia prima decisamente inferiore rispetto ad una seduta tradizionale. Senza per questo perdere in comfort o ergonomicità.
Sedus da oltre 50 anni promuove una politica aziendale all’insegna dell’ecostenibilità. Seguendo il motto Ecologia ed economia non sono opposti, ma parti essenziali di un insieme, Sedus applica la sostenibilità ambientale in tutti i settori.
Dalla scelta della location della sede, ai margini della foresta nera, da cui proviene legname certificato e a km zero, dal trasporto su rotaia piuttosto che su gomma, alla scelta di materiali naturali e durevoli, alla mensa per i dipendenti rifornita con prodotti ortofrutticoli biologici coltivati in loco nelle serre aziendali.
Ecologia a tutto tondo, come una vera e propria filosofia di vita quindi, e non solo limitatamente ad alcuni ambiti o prodotti.
ICF, italianissima azienda fondata nell’hinterland milanese negli anni ’50, si è dotata di una politica ambientale che pone particolare attenzione alla riduzione e al corretto smaltimento dei rifiuti.
In particolare si impegna a valutare l’impatto ambientale dei materiali utilizzati e a prediligere materie prime facilmente riciclabili che rispondano comunque a tutte le caratteristiche di durevolezza, solidità, estetica e design richieste dalla gamma di prodotto.
LaPalma, azienda padovana, cura in maniera particolare la progettazione, la sperimentazione e l’estetica, avvalendosi della collaborazione di designer internazionali. Produce sedute dalle linee semplici ed essenziali utilizzando materiali naturali e completamente riciclabili come metallo, legno, tessuto ed eco pelle, progettate in modo che ogni elemento possa essere facilmente smontato e separato per l’avvio al riciclo.
L’azienda ha inoltre ridotto ai minimi termini l’utilizzo di materie plastiche e predilige l’acquisto di materie prime certificate con marchio FSC (Forest Stewardship Council) che garantisce la sostenibilità ambientale dei materiali legnosi.
Arper, con sede a Monastir in provincia di Treviso, si è dotata di un protocollo ambientale decisamente completo, creando già nel 2005 un team di lavoro dedicato all’ambiente. Il primo traguardo raggiunto è stato l’ottenimento della certificazione ISO 14001 che definisce come deve essere un sistema efficiente di gestione ambientale.
Si è passati poi alla comunicazione al cliente delle caratteristiche dei prodotti e del loro impatto ambientale, calcolato con il metodo LCA (Life Cycle Assessment) che ne considera l’intero ciclo di vita, dall’estrazione della materia prima fino al suo smaltimento finale, fino al raggiungimento dell’eco-etichetta EPD (Environmental Product Declaration) per alcuni modelli di sedie, con l’obiettivo di estenderla all’intera produzione.
Insomma non avete che l’imbarazzo della scelta, per fare un acquisto soddisfacente dal punto di vista del design, della funzionalità e anche della sostenibilità ambientale. La gamma di prodotti è vastissima, troverete sicuramente quello perfetto per voi e per l’ambiente che dovete arredare.
Credit Photo: Offique