Cuocere i cibi oltre i 35°, fa perdere a molti di loro vitamine, minerali e soprattutto enzimi preziosi, che vengono completamente distrutti dal calore. Frutta e verdura crudi sono il migliore alimento per il nostro corpo, ma bisogna fare attenzione perché non tutte le verdure possono essere consumate crude.
Alcune verdure risulterebbero indigeste o nel peggiore dei casi velenose senza una cottura adeguata. Per le verdure che è possibile consumare crude, e apprezzare tutte le vitamine e minerali contenuti, è bene che siano inserite nella dieta gradualmente, in quanto il nostro stomaco, dopo anni di cotto, si deve abituare a digerirle. Per una corretta assimilazione è preferibile sminuzzare le verdure crude.
Verdure da non mangiare crude
Ecco le quattro verdure da non mangiare crude:
- Patate: Crude sono tossiche per l’uomo per via della solanina – difesa naturale della pianta – in esse contenuta. Servono teoricamente due chili di patate crude per intossicare un adulto di settanta chili di peso.
- Melanzane: Come le patate, appartengono alla famiglia delle solanaceae e contengono la solanina.
- Pomodori verdi: Anche questi contengono la solanina.
- Funghi: La tossicità dei funghi non è e definibile in laboratorio: quello che si sa è di natura puramente empirica. Sono pochi i funghi che è possibile mangiare, in piccola quantità, anche se crudi.
Verdure da consumare crude con attenzione e moderazione
Ecco le verdure che è meglio consumare crude solo con alcuni accorgimenti:
- Spinaci: La cottura degli spinaci permette di assimilare al meglio il loro contenuto di ferro, magnesio e calcio.
- Peperoni: La capsicina presente nella buccia è molto poco digeribile. Basta toglierla per rendere il peperone meglio digeribile.
- Piselli: I piselli crudi non hanno particolari controindicazioni, ma sono in genere piuttosto indigesti.
- Fave: L’unico legume che può essere consumato sia crudo che cotto è la fava. Attenzione però all’allergia alle fave, che interessa circa il 3 per cento della popolazione italiana.
- Fagiolini o cornetti: Contengono un enzima che disturba la digestione e che viene annullato dalla fase di cottura.
- Rabarbaro: I piccioli sono commestibili, ma le foglie contengono notevoli quantità di acido ossalico.
- Broccoli e cavolfiori: Inibiscono l’assorbimento dello iodio nella tiroide.
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