Slowjuicing (spremere lentamente), è un metodo di spremitura ideato in Thailandia e diventato popolare negli USA a partire dagli anni 1950 e 1960. L’estrattore di succo sta spopolando anche il Italia.
Diffuso in Italia solo in questi ultimi anni, questo metodo consente di lavorare i prodotti – principalmente frutta e verdura – a bassa velocità. Processo di spremitura che consente alla polpa di essere separata dal succo, conservando nel succo ottenuto la maggior parte delle vitamine, minerali ed enzimi. Qui sta la differenza principale tra un estrattore ed una tradizionale centrifuga. La velocità con la quale vengono lavorati i prodotti.
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Gli elettrodomestici tradizionali come centrifughe, frullatori o robot multiuso da cucina, durante la fase di rotazione ad alta velocità raggiungono temperature piuttosto elevate che possono ossidare gli enzimi vivi e le vitamine contenute.
Estrattore di succo tra tendenza e necessità. Pare che tutti ne stiano comprando uno tanto che sembrano degli alieni coloro che non sanno neanche cosa sia e come funzioni. Se usi una centrifuga o un frullatore non sei nessuno? Non so. Un piccolo elettrodomestico a quanto pare può fare tendenza. Fatto sta che l’estrattore di succo è un elettrodomestico diventato ormai di moda. Vediamo di capirci di più. Come funziona, perché averne uno ed i suoi svantaggi.
Come funziona un estrattore di succo
Gli estrattori funzionano tipo una pressa che estrae succo a freddo, a 40, 60, 80 giri al minuto, dipende dal modello. La polpa e il succo vengono divise dall’estrattore grazie a una coclea che ruota, ed è posta all’interno di un filtro a trama fitta. Gli scarti vengono espulsi da un lato, dall’altro esce il succo estratto.
Il succo ottenuto dall’estrazione lenta di frutta e verdura si chiama succo vivo. Procedimento che si può paragonare alla spremitura a freddo dell’olio d’oliva o alla masticazione dell’essere umano.
10 buoni motivi per avere un estrattore di succo
1. Bolletta
Questo piccolo elettrodomestico, lavorando a pochi giri al minuto, ha un consumo elettrico piuttosto limitato.
2. Proprietà nutritive
Un succo di verdure è molto nutriente e può essere bevuto in qualsiasi momento della giornata. Separando gli elementi minerali e l’acqua distillata dalle fibre, il succo va “direttamente in circolo” nel proprio corpo, con minori problemi di assorbimento.
3. Pochi scarti, tanto succo
Con l’estrattore gli scarti sono ridotti rispetto alle centrifughe. Maggiore è quindi la quantità e la qualità di succo prodotto con le stesse quantità di frutta e verdura rispetto alla normale centrifuga.
4. Tanto, tanto gusto
Molte verdure non hanno un gusto piacevolissimo se mangiate crude. Vedi ad esempio la carota. Grazie all’estrattore potete realizzare un un classico “ACE” (arancia, carote e limone), di gusto molto gradevole.
5. Fatto in casa, è sempre meglio
Come per torte, merendine o sughi, anche per i succhi industriali non si conosce l’origine, la qualità della frutta e verdura utilizzata, e ci sono molti zuccheri e conservanti aggiunti.
6. Fai il pieno di vitamine e nutrienti ai tuoi bambini
Molti bambini fanno i capricci per mangiare la frutta e la verdura. Utilizzare un estrattore può essere un modo per far mangiare frutta e verdura ai bambini. Potete preparale loro delle bibite dissetanti, tanto gustose da essere preferite a merendine o bibite gassate. Mio nipote di 4 anni non mi chiede più la coca cola, ma il succo.
7. Migliore digeribilità
Migliore digeribilità significa che l’organismo utilizza in modo ottimale ciò che mangiamo riuscendo a lavorare in modo più efficiente: ci sono più risorse a disposizione della salute dell’organismo.
8. Succhi vivi validi sostituti degli integratori
Il succo di frutta o di verdura è l’equivalente degli integratori vitaminici che sono un concentrato di sostanze nutritive in una sola capsula. Pur riconoscendo il valore degli integratori, questi non possono sostituire alimenti naturali e succhi di frutta e verdura: per noi, i migliori integratori sono quegli alimenti freschi che la Natura ci fornisce in contenitori creati da lei stessa.
Gli svantaggi dell’estrattore di succo vivo
1. Il costo
Gli estrattori costano ancora cari. Certo, si tratta di materiali robusti e di alta qualità, ma la fascia di prezzi si aggira tra i 350 ed i 600 euro per i più belli. Si può optare anche per degli estrattori manuali, sicuramente più economici (250 euro circa). Se avete una famiglia numerosa, oppure volete provare ad inserire questi succhi nella vostra quotidianità, con i relativi benefici che questo comporta, allora la sua spesa può essere giustificata. Come visto sopra, il prezzo elevato potrebbe essere alimentato dalla moda del momento. Fra qualche mese i prezzi potrebbero sensibilmente abbassarsi.
2. Ingombro
Non so quanto sia grande la vostra cucina, la mia è piccola e l’estrattore, seppur sia un modello verticale dall’ingombro ridotto, ha dovuto prendere il posto del microonde. Anche se non ne sto sentendo affatto la mancanza. Meglio un bel succo alla mattina, che si estrae mentre faccio la doccia ed alla sera l’acqua per la tisana che bolle sul fuoco, senza quelle micro-onde. Insomma, il problema è lo stesso di qui sopra. Lo userete?
3. Tempi di preparazione
4. Tempo per pulire l’estrattore
5. Assenza di fibre
Le fibre aiutano la peristalsi, aiutano ad eliminare tossine e metalli pesanti, aiutano la pulizia della mucosa. L’estrattore separa dal succo le fibre, eliminandole quasi completamente. Le fibre necessarie al nostro organismo dovranno quindi essere assunte diversamente. I succhi vivi non sostituiscono quini il consumo di frutta e verdura cruda, ma sono un valido supporto per mangiarne di più e ingerire più vitamine durante il giorno.
6. Presenza di Bisfenolo (BPA)
Alcuni studi sostengono che il BPA sia in grado di rendere più veloce la pubertà, causare problemi neurologici e rendere maggiore il rischio di tumore al seno e alla prostata. Il BPA interferisce con il sistema endocrino della persona e per questo motivo causa problemi ormonali che hanno numerose conseguenze.
Molti estrattori in commercio, contengono BPA, composto bandito nei biberon dal 2011. Anche se il BPA viene rilasciato nel succo solo ad alte temperature non raggiunte dall’estrattore, meglio comunque evitarlo. Preferite gli estrattori BPA free. I produttori non mancano nel scriverlo in etichetta e sulla scatola.